I NOSTRI SERVIZI
Città Pulita snc in collaborazione con l’ ANPVI ONLUS (Associazione Nazionale Privi della Vista ed Ipovedenti) si occupa della raccolta degli oli esausti vegetali, fornendo, a titolo gratuito, appositi contenitori. Periodicamente tramite i nostri mezzi aziendali, provvederemo allo svuotamento degli stessi, direttamente nel luogo di installazione. Per gli esercizi commerciali (ristoranti, gastronomie, hotel, camping, bar, pasticcerie, strutture alberghiere ecc..) lo smaltimento degli oli esausti vegetali è regolamentato dall’art. 233 del decreto legislativo 152/06. Città Pulita fornisce alle attività commerciali appositi contenitori, in comodato d’uso gratuito e periodicamente effettua il servizio di svuotamento rilasciando relativo formulario.
ALCUNE INFORMAZIONI SUGLI OLI ESAUSTI VEGETALI
L’effetto dell’olio esausto da cucina è deleterio per l'ambiente.
I depuratori faticano a filtrarlo e l’aggiunta di enzimi agisce solo parzialmente.
Pur essendo classificato come rifiuto non pericoloso, è dannoso per l’ambiente: soprattutto per l’acqua, perché forma un velo sulla superficie che non permette lo scambio dell’ossigeno fra l’acqua e l’aria. Questo provoca danni all’ecosistema, con moria dei pesci e della flora acquatica. Inoltre se penetra nelle falde acquifere
profonde può rendere l’acqua non potabile. Ecco dunque alcune buone ragioni per non buttare l’olio nello scarico.
Anche perché da rifiuto quell’olio può diventare risorsa. Se raccolto, viene rigenerato e trasformato: diventerà biodiesel, lubrificante vegetale
per macchine agricole, glicerina per saponificazione, si trasformerà in distaccanti per l’edilizia e molti altri prodotti industriali.
Il consumo di oli vegetali in Italia è di circa 1.400.000 tonnellate di cui circa il 20% (280 mila tonnellate) diventa rifiuto: 70 mila tonnellate è il residuo proveniente dalla
ristorazione, 50 mila dall’industria alimentare, e 160 mila dalle utenze domestiche. Nel 2009 sono state raccolte e riutilizzate 42 mila tonnellate
di olio esausto vegetale e animale (per un valore pari a 25,2 milioni di euro) mentre nel 2012 le tonnellate raccolte e riusate sono state 47 mila
(33,84 milioni di euro): l’obiettivo per il 2015 è arrivare a 100 mila tonnellate.